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Funziona la terapia di coppia?

Come funziona una terapia di coppia? Cosa aspettarsi da una terapia di coppia?

Quali problemi può risolvere una terapia di coppia?

Queste ed altre domande sono fra le più frequenti quando si inizia anche solo a pensare di intraprendere un percorso di terapia di coppia. I miti di una coppia circa la natura di una terapia di coppia e le aspettative poco realistiche sul ruolo del terapeuta, possono rendere difficile l’inizio del processo psicoterapeutico. Uno dei primi passi in ogni terapia di coppia è proprio quello di confrontarsi su questi aspetti: aspettative appropriate possono favorire sia il percorso che la relazione con il terapeuta.

Nei primi incontri di una terapia di coppia sarà quindi necessario dialogare sulle ragioni per cui una coppia ha deciso di intraprendere un percorso di terapia di coppia, cercando di mettere in chiaro eventuali concezioni errate o distorte che possono generare equivoci.

Alcuni esempi di concezioni errate o distorte possono essere:


Stiamo andando dal terapeuta così lui ci dirà cosa fare: nella maggior parte dei casi, istruire su come comportarsi o cosa fare non è compito del terapeuta. Generalmente il terapeuta non incoraggia ne favorisce una relazione di regressione o di dipendenza da parte della coppia, quanto piuttosto invita ad una partecipazione attiva e consapevole.Temo che parleremo solo noi e che il terapeuta non dirà niente: ogni percorso è sempre un dialogo o meglio un discorso a tre. L’astinenza del terapeuta è uno di quei miti di vecchia data della psicoterapia che ben poco hanno a che fare con un percorso di terapia di coppia


Non credo che un terapeuta di coppia potrebbe lavorare con una sola persona: un percorso di coppia può prevedere momenti individuali e momenti di coppia. In ogni percorso, anche nei suoi momenti individuali, si ha sempre a che fare con il sistema delle relazioni complessivo. Uno dei più grossi miti, anche in un percorso di terapia di coppia, è quello di pensare all’individuo avulso dal contesto e dalle relazioni.


Una volta che il processo di terapia di coppia è iniziato non finirà mai: spesso le perone sono restie ad intraprendere un percorso per il timore dell’interminabilità del percorso. L’interminabilità è un “falso” mito. Ciascuno, partendo dal presupposto messo in evidenza nel punto uno, è libero e consapevole e, soprattutto, parte attiva del processo. Per questo motivo, pur essendo variabile la lunghezza di ciascun percorso, si è sempre liberi di chiudere o interrompere in qualsiasi momento. Normalmente, è il terapeuta a mettere in evidenza questo aspetto.


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