top of page

Terapia di coppia e separazione: gestire il percorso di separazione

Può certamente succedere che l’esito di una terapia di coppia sia quello di una separazione fra i coniugi. Situazioni compromesse, conflittualità elevate o, più semplicemente, la fine dei sentimenti, possono portare una coppia a decidere di separarsi.

Occorre ribadire che quando la terapia di coppia dà luogo a una separazione si può parlare di obiettivo raggiunto non meno che quando la coppia riacquista competenze di benessere e comunicazione proficua.

La separazione non può cioè essere vista come pura perdita, ma come scelta, che può avvenire anche in una terapia di coppia, e che può dare adito a migliori possibilità per i due singoli. Solitamente, quando interviene la scelta di cambiare separandosi, il tempo della terapia è più breve e la conclusione è ravvicinata. Infatti in qualsiasi fase ci si trovi può maturare, quasi sempre in uno solo dei due coniugi, l’interiore accordo tra il convincimento della impossibilità di riparare e la capacità emotiva di sostenere il distacco. In questo caso, trattandosi di una vera svolta ristrutturante e non di una riedizione velleitaria e impotente di accadimenti precedenti, le scelte diventano urgenti e impropria si rivela ogni continuazione del percorso terapeutico che ha già ormai contribuito a causare un grosso effetto.

Ci sono coppie in cui i due vengono in seduta a comunicare quanto deciso, pur con animo divergente: chi ha fatto la scelta informa di essere arrivato alla decisione oppure può chiedere indicazioni sulla individuazione di modi rispettosi per l’uscita; chi la subisce viene a chiedere rilanci o almeno aiuto o solidarietà dal terapeuta. In altre coppie, specie in fase di consultazione o paradossalmente dopo la definizione del contratto per la terapia, chi decide la separazione o chi la subisce disdice telefonicamente la seduta successiva e comunica la scelta intrapresa.

Qualora la decisione di separarsi sia accompagnata da una richiesta di aiuto dei due, o di uno di loro – cosa che in fase avanzata del percorso avviene quasi sempre – nella nostra consuetudine il terapeuta si rende disponibile ad offrire il supporto necessario ad entrambi nella gestione della comunicazione ai figli e nel progetto di vita come genitori; per colui che ha preso la decisione e chiede di essere aiutato ad agire correttamente, per chi ritiene di subire una scelta non voluta e teme di non farcela a sopportare.

Se la separazione si avvia in modi civili e gestibili ( ciò è più probabile in situazioni di terapia in fase avanzata) l’aiuto ad ambedue si conclude rapidamente. Quando è solo un membro della coppia che chiede supporto per portare avanti la decisione presa o subita occorre definire le modalità del sostegno chiudendo concordemente la fase di coppia. Se l’aiuto viene chiesto da chi subisce la separazione, solitamente nella nostra prassi provvediamo a concordare un invio ad altro terapeuta individuale. Tendiamo comunque a mantenere uno spazio, magari anche solo teorico, per la coppia; non potendo prevedere quale traguardo futuro aspetta fattualmente i nostri interlocutori.

bottom of page