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Sterilità e infertilità di coppia: psicologia e crisi della coppia

“Sa dottore, è molto che ci proviamo … ma sembra proprio che non voglia arrivare”

Quello della sterilità e infertilità all’interno di una coppia è, per quanto concerne gli aspetti psicologici, una problematica mai abbastanza messa in evidenza. Spesso infatti mi è capitato di ricevere in terapia coppie che hanno dovuto affrontare in solitudine la lenta scoperta, ed il lento logorio di situazioni di questo tipo.

Infertilità e Sterilità, sono due parole che, nel lento procedere di una coppia alla ricerca di un figlio, piano piano si insinuano come tarli. E non potrebbe essere altrimenti. Il desiderio, la decisione, di volere mettere al mondo un figlio si scontra con la dura realtà del non riuscirci o, del non poterli avere.

Chiaro quindi che non riuscire o non potere concepire un figlio è evento doloroso. Ed è evento che pone un limite forse troppo “limitante” rispetto all’immaginario generativo di una coppia. Il disagio delle coppie che non riescono ad avere un figlio è dovuto ad una molteplicità di paure, di emozioni, di pensieri, che pian piano compaiono e prendono forma mano a mano che i tentativi naturali di avere un figlio vanno incontro al fallimento. Non fatico a definire come traumatiche queste situazioni. 

I vari tentativi, i vari fallimenti, con tutto ciò che comporta l’attesa dei vari riscontri, sono elementi che lasciano il segno, che influiscono – e non potrebbe essere altrimenti – nella vita della coppia. Ciascuno con le proprie specificità, dovuti alle variabili personali, alla propria storia, ma entrambi, l’uomo e la donna, vivranno il proprio disagio. E non è facile parlarne.

Come non è facile parlare, ed è altrettanta fonte di disagio, quando si decide, in una seconda fase, di iniziare il percorso di Procreazione Medicalmente Assisitita (PMA). Qui inizia una nuova fase di speranza e paure per la coppia. Una fase fatta di notevoli difficoltà anche dal punto di vista psicologico oltre che medico.


E allora, come spesso succede, sarebbe il caso di anticipare le eventuali problematiche. Sarebbe il caso di evitare di vivere in solitudine queste emozioni. 

E siccome, spesso vengono chiesti i consigli, eccone uno, piccolo, ma credo non di poco conto: non restate da soli. Parlatene. Con un amico, un’amica, con una coppia che ha vissuto il vostro percorso, con uno psicologo, ma parlatene. 
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